La porta dell’Inferno
Come gli altri “Stan” vicini, anche il Turkmenistan ha ottenuto l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991. Considerato come il più misterioso e più inesplorato degli Stan, è divenuto famoso per la bizzarra dittatura di Niyazov che ha riempito il paese con curiosi monumenti e statue dorate che lo raffiguravano. In realtà questo paese è una continua scoperta per la bellezza del deserto e di altri insoliti fenomeni naturali, per le rovine di antiche civiltà ma soprattutto per i suoi abitanti, i quali solo da pochi decenni hanno abbandonato lo stile di vita nomade mantenendo intatta la grande ospitalità.
E’ obbligatorio per tutte le tipologie di viaggio, sulla base di una lettera di invito. Anche per i turisti il rilascio del visto è infatti subordinato alla presentazione di una lettera di invito da parte di una agenzia turistica turkmena. E’ quindi possibile ottenere il rilascio del visto all’aeroporto o alla frontiera, previo positivo completamento della procedura di invito (ad esempio, da parte di una agenzia turistica o di una società presente in loco) con il rilascio dell’autorizzazione all’ingresso nel territorio turkmeno rilasciata dal “Servizio Statale per le Migrazioni del Turkmenistan”, presso il quale è necessario registrarsi entro tre giorni dall’arrivo nel Paese. Al momento dell’ingresso nel paese occorre pagare una Migration tax di 14 USD che comprende le spese di gestione del servizio.E’ possibile ottenere l’estensione della durata del visto in loco (previo pagamento) rivolgendosi al servizio Statale per le Migrazioni del Turkmenistan.
Per maggiori informazioni è possibile contattare:
Ambasciata del Turkmenistan
Via dei Tre Orologi 6, 00197 Roma
Tel.: (+39) 06 808 1579
Email: [email protected] / [email protected]
italy.tmembassy.gov.tm
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
Si registrano saltuarie epidemie di tifo e paratifo. Si raccomanda di non bere l’acqua della rete idrica e di non aggiungere ghiaccio nelle bevande. Le vaccinazioni consigliate, previo parere medico, sono quelle contro l’epatite (A e B) ed il tifo. Consigliamo di portare con sé una piccola farmacia da viaggio e di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese. Vedi le condizioni della nostra polizza a questo link.
Manat turkmeno (TMT). la valuta posseduta deve essere dichiarata all’ingresso nel Paese; non e’ permesso esportare valuta in quantità superiore a quella dichiarata in entrata. E’ vietato cambiare la valuta convertibile al mercato parallelo. E’ sempre consigliabile portare con se’ denaro contante. I dollari USA sono generalmente più diffusi e più facilmente convertibili presso le banche e gli uffici di cambio più agevolmente degli Euro. L’uso delle carte di credito e’ molto limitato, la VISA è quella maggiormente accettata (presso alcune banche e alberghi internazionali. Gli ATM sono rari.
+4 ore (o +3 quando in Italia vige l’ora legale) rispetto all’Italia. In Turkmenistan la guida è a destra, come in Italia e per guidare un’auto è necessaria la patente internazionale oppure una traduzione in inglese autenticata della patente Italiana. In Turkmenistan è usato il sistema metrico decimale e l’energia elettrica è a 220V. Le prese di corrente sono come le italiane o le tedesche, quindi non servono adattatori.
I periodi migliori per visitare il Turkmenistan sono le mezze stagioni, per evitare gli estremi termici tipici del Paese, e in particolare i mesi di aprile e ottobre, tenendo presente che comunque può fare freddo di notte, soprattutto al nord, e caldo di giorno, soprattutto al sud. Nella capitale e nel sud, dove il caldo arriva prima e dura di più, si possono scegliere i periodi metà marzo-metà aprile e metà ottobre-metà novembre.
Il Turkmenistan confina con l’Iran, l’Afghanistan, l’Uzbekistan e il Kazakistan e si affaccia sul Mar Caspio. Il Turkmenistan ha uno dei territori più inospitali dell’Asia Centrale, l’80% è infatti costituito dal deserto steppico del Karakum, con solamente poche aree adatte al popolamento. Sono collinari e montuose solo le zone nord-occidentali, quelle lungo gran parte del confine con l’Iran ed infine le estremità orientali a ridosso di Afghanistan ed Uzbekistan, dove si trova la vetta più alta del Paese, il Gora Ayribaba (3.139 m.); la catena montuosa più importante, il Kopet Dag, sfiora invece nella parte turkmena i tremila metri col Monte Rizeh (2.912 m.) Appartiene al Turkmenistan la porzione sud-orientale del più grande lago del Mondo, il Mar Caspio. Il clima è continentale arido, con precipitazioni piuttosto scarse e grande differenza di temperature fra estate, con massime che superano ampiamente i 40° C, ed inverno quando si può arrivare a -20/-25° C; inoltre soffiano spesso venti impetuosi e persistenti da sud-est.
La composizione etnica turkmena è meno articolata che negli altri paesi dell’Asia Centrale: infatti il gruppo nazionale, quello dei turkmeni (“turchi meridionali” anticamente “Turcomanni”), riunisce più dell’80% degli abitanti, permettendo così l’esistenza di minoranze solo ristrette, perlopiù uzbeki (circa 6%) e russi (circa 5%). Altre minoranze sono quelle di kazaki, azeri, persiani, armeni e tartari. Questa relativa uniformità etnica ha un’importanza da non sottovalutare, poiché ha assicurato pace e stabilità molto meglio che in gran parte degli stati confinanti proprio perchè in Asia Centrale la caduta dell’Unione Sovietica, e quindi il collasso di ciò che teneva unite le innumerevoli etnie della regione, ha lasciato una notevole frammentazione che ha naturalmente causato tensioni sociali fortissime, a volte sfociate in conflitti civili. Circa l’89% della popolazione si professa musulmano, principalmente sunnita, anche se non mancano le comunità sciite le quali convivono pacificamente, mentre il restante 10% circa si professa cristiano ortodosso.
Uno stile di vita nomade,le difficili condizioni di vita nel deserto: tutto questo ha ispirato le pratiche culinarie del Turkmenistan. L’accessibilità e la scelta dei prodotti e delle tecniche di cottura sono uno degli aspetti chiave della cucina del Turkmenistan. Allo stesso tempo, ci sono state diverse e varie tradizioni gastronomiche portate in Turkmenistan dai vari conquistatori avvicendati nel corso dei secoli, tuttavia la cucina locale presenta una forte connotazione autoctona. Il cibo non è generalmente piccante, e spesso vengono utilizzate erbe aromatiche, come prezzemolo, coriandolo, basilico ed aneto. Gli ingredienti base sono il riso, le verdure e la carne. Vero e proprio piatto nazionale è il plov, una pietanza formata dal riso, dallo zafferano, dalla carne di agnello e dalle carote. Questa solitamente è accompagnata dalla surba, una minestra di legumi con carne di agnello. Il pane tradizionale viene cotto in appositi forni ed è veramente profumato e gustoso. Da non perdere un bicchierino di shubat, latte di cammella fermentato e l’immancabile tè.
Share this tour