La gemma dell’Islam
Situato all’estremità orientale di quello che viene definito il Medio Oriente, fino a pochi anni fa conosciuto con il nome di Persia, (nome derivante dal clan principale di Ciro il Grande) l’Iran è stato all’origine di una delle più antiche civiltà create dell’uomo e ricca è la sua storia antica di gloria ed imperi. Paese tormentato tra il dualismo dell’integralismo religioso e l’aspirazione alla modernità, visto dagli occidentali con l’occhio del pregiudizio, presenta delle caratteristiche proprie di cultura, tradizioni, ospitalità e cortesia verso gli stranieri che la rendono unica nel suo genere.
Necessario. Non viene concesso il visto di ingresso sui passaporti che riportano il visto o il timbro di ingresso in Israele. All’arrivo in aeroporto i cittadini italiani possono richiedere, senza tuttavia alcuna garanzia, un visto di ingresso turistico della durata di trenta giorni. Il visto può essere rilasciato presso gli aeroporti di Teheran, Esfahan, Shiraz e Mashad previa compilazione di un formulario e presentazione dei seguenti documenti:- biglietto aereo con andata e ritorno;- prenotazione alberghiera;- assicurazione sanitaria (gia’ stipulata o da stipulare in aeroporto).Il costo dei relativi diritti, da pagare direttamente in aeroporto, ammonta a 75 euro, invece dei 50 richiesti nel caso di visto turistico preso al Consolato, poiché viene considerata la procedura d’urgenza. Anche in presenza di tutti i requisiti succitati, non vi sono garanzie in merito all’ottenimento di un visto aeroportuale: si raccomanda pertanto vivamente di munirsi di visto prima della partenza dall’Italia, per maggiori informazioni è possibile contattare:
Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran
Via Nomentana 363, 00162 Roma
Tel.: (+39) 06 86328486 / 06 86328487 / 06 86214478
Email: [email protected] / [email protected]
italy.mfa.gov.ir
Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran
Via Monte Rosa, 88, 20149 Milano
Tel.: (+39) 02 8965 8800
Email: [email protected] / [email protected]
milan.mfa.gov.ir
A partire dal 4 ottobre 2018 la sezione consolare dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran a Roma e il Consolato Generale a Milano hanno adottato il sistema di Visto Elettronico (e-Visa). Per ottenere tale visto, il richiedente, dopo aver registrato la sua richiesta attraverso il portale evisa.mfa.ir e ottenuto il relativo “codice di registrazione”, deve recarsi presso la rappresentanza consolare di riferimento ed esibire detto codice insieme al resto della documentazione richiesta, compreso il passaporto. Il richiedente riceverà, al posto del classico visto, un foglio la cui validità può essere accertata dalle competenti Autorità, così come dalle compagnie aeree, nella sezione “CHECK APPLICATION STATUS” nel sito precedente. Il controllo può essere effettuato immettendo il “codice di registrazione”, il numero del passaporto, la data di nascita oppure l’indirizzo di posta elettronica del richiedente.
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
In alcune aree del Paese, si riscontrano malattie endemiche come tifo, colera, tetano ed ameba. Non obbligatorie ma consigliabili, per lunghe permanenze in tali zone, le vaccinazioni a titolo preventivo.Le Autorità iraniane monitorano da anni le patologie collegate a infezioni respiratorie acute (IRA).Il tasso di inquinamento atmosferico in Iran continua ad essere fra i più elevati al mondo. Teheran, in particolare, è tuttora considerata tra le città più inquinate al mondo. Secondo dati a sua disposizione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce che l’inquinamento dell’aria è responsabile di un’elevata percentuale di patologie respiratorie e vascolari, anche letali, riscontrate nella popolazione. L’inquinamento dell’aria nelle aree urbane di quasi tutte le province dell’Iran può rappresentare un rischio per chi già soffre di disturbi respiratori o cardiocircolatori, bambini, donne incinta e anziani. Il modo migliore per minimizzare l’impatto negativo dei picchi di inquinamento, che si verificano di solito nei mesi invernali e sono annunciati dai mezzi di informazione, è di seguire le misure precauzionali suggerite dalle autorità locali ed evitare di uscire di casa quando non necessario.
Si consiglia, inoltre, di non consumare cibi crudi; di lavare bene e disinfettare frutta e verdura; di bere acqua minerale o altre bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, ovvero bollire l’acqua prima del consumo. Forme di dissenteria possono comparire, talvolta, durante il periodo di acclimatamento, soprattutto nei mesi estivi. Vanno evitati pertanto locali pubblici che non offrano sufficienti garanzie igieniche. Consigliamo di portare con sé una piccola farmacia da viaggio e di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese. Vedi le condizioni della nostra polizza a questo link.
Rial (IRR). Le valute straniere più comunemente accettate per il cambio in Rials sono il Dollaro USA e l’Euro. Vi è l’obbligo di dichiarare somme superiori a 5.000 US$ o Euro. In Iran non sono attivi i circuiti bancari internazionali di bancomat e di carte di credito e non vengono accettati i travellers-cheques. Si raccomanda pertanto di munirsi, prima dell’ingresso nel paese, di contanti sufficienti a coprire le spese di viaggio e di soggiorno. A Teheran, presso l’Ufficio di cambio “Novin Exchange”, sito in piazza Vanak, è possibile prelevare contanti in Euro o in Dollari, attraverso bonifico bancario, addebito su carta di credito oppure tramite il circuito Western Union. La fattibilità delle operazioni dipende dalla liquidità di cui dispone l’Ufficio di cambio, mentre le commissioni variano a seconda dell’ammontare dell’importo richiesto.
+ 2 ore e 30 minuti rispetto all’Italia. In Iran la guida è a destra, come in Italia e per guidare un’auto è necessaria la patente internazionale oppure una traduzione in inglese autenticata della patente Italiana. In Iran è usato il sistema metrico decimale e l’energia elettrica è a 220V. Le prese di corrente sono di tipo C o F e non sono necessari adattatori.
Data la vastità del Paese e la diversità dei suoi climi, è difficile trovare un periodo migliore che vada bene per tutto l’Iran, comunque si può scegliere la primavera, in particolare il mese di aprile, che però può essere ancora un po’ freddo al nord e in alta montagna, e può essere già caldo nel sud, sul Golfo Persico e il Golfo di Oman, e ancor di più nel Sistan e Belucistan. Anche l’autunno può andare bene, in particolare il mese di ottobre, che però al sud è ancora più caldo di aprile, mentre può essere piovoso sul Mar Caspio. Pertanto, i periodi ideali sono i mesi di aprile, maggio ed ottobre, quando le temperature sono più accettabili di quelle afose della torrida estate iraniana e di quelle gelide e spesso sotto lo zero dei mesi invernali.
L’Iran confina con l’Azerbaigian, l’Armenia e la Turchia a nord-ovest, con il mar Caspio a nord, con il Turkmenistan a nord-est e a est con Turkmenistan e Afghanistan, a sud-est con il Pakistan e il golfo di Oman, a sud con il golfo Persico e lo stretto di Hormuz e infine con l’Iraq a ovest. Il territorio dell’Iran è piuttosto montuoso, l’altezza media del Paese è infatti di 1.200 metri; la parte centrale è invece costituita da un vasto altopiano, con diverse zone desertiche, mentre verso i confini orientali tornano a farsi preponderanti le aree montuose; solo nei pressi del confine meridionale con l’Iraq e sulle coste del Caspio vi sono condizioni ambientali ideali per l’agricoltura Il Damavand (5.610 m.), una cinquantina di chilometri a nord-est di Teheran, nei Monti Elburz, è di gran lunga la vetta iraniana più alta, visto che è l’unica a superare i cinquemila metri d’altezza; numerose comunque le cime sopra i 4.000 metri. A causa della sua vastità e del variare dell’altitudine l’Iran presenta un vasto quadro climatico. Gli inverni (da dicembre a febbraio) possono essere freddi e rigidi in buona parte del Paese, mentre d’estate (da giugno ad agosto) le temperature possono arrivare oltre 45°. Le precipitazioni piovose regolari sono circoscritte in prevalenza alla fascia più settentrionale e a quella più occidentale del Paese, che sono in genere anche le regioni più fredde. Spesso la neve è presente fino all’inizio della primavera (in montagna anche più a lungo).
Non vi sono stime ufficiali sull’esatta composizione etnica dell’Iran, tuttavia vi sono varie stime di organizzazioni internazionali che stimano una presenza di persiani (circa 61%), azeri (circa 16%), curdi (10%), luri (6%), arabi (2%), baluchi (2%). Nonostante l’alta diversità etnica e culturale, l’Iran ha una lunga storia di integrazione tra varie etnie e religioni, tanto che oggigiorno l’élite politica del Paese rappresenta una mescolanza dei vari gruppi, non percorsa da rivalità basate su origine etnica. La religione in Iran è dominata dalla variante sciita dell’Islam, la quale è religione di Stato, con una stima di fedeli che varia tra il 90% e il 95%, mentre tra il 4% e l’8% della popolazione iraniana è ritenuta invece sunnita, con il rimanente composto da minoranze non-musulmane.
La cucina iraniana è poco conosciuta rispetto alle cucine di altri Paesi pur distanti geograficamente dal nostro. Il gusto nazionale da secoli si è costruito e assestato su sapori complessi, perfettamente equilibrati, mai troppo speziati, con una spiccata predilezione per l’agrodolce, l’asprigno, per le combinazioni di carne e frutta, legumi e verdure, abilmente associati a erbe e aromi, freschi o essiccati, che ne caratterizzano in modo unico e inconfondibile il sapore. La cucina è molto variegata: ciò è dovuto alla sua ricca cultura e alle varie etnie presenti sul suo vasto territorio. Con il passare degli anni, la cucina si è evoluta e raffinata, tenendo presente che carni di maiale e alcool sono vietati dalla religione Mussulmana specialmente dopo la rivoluzione islamica degli anni 80. La scelta varia dalla carne di allevamento, montoni, agnello, pollo, pesce, al caviale (specialmente al nord, che è il più ricercato e caro al mondo), dal riso ai legumi, dal pesce alla frutta secca, dal latte di mucca, capra e asina, allo yogurt, dal cammello alle verdure dalle spezie ricercate ma non forti come cardamomo e cannella alla frutta come arance e mandarini.
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