L’antica strada dei Re
Situata strategicamente al centro del Medio Oriente, la Giordania è stata testimone nel corso dei secoli, di numerose civiltà che si sono susseguite nel governare questo territorio ed è stata centrale nelle vicende che hanno contrassegnato le tre principali religioni monoteiste del mondo, ovvero l’ebraismo, il cattolicesimo e l’islamismo. Oggi il paese si pone come moderatore all’interno di una parte del mondo turbolenta, contribuendo, con il suo ruolo, alla stabilità e permettendo così di visitare l’enorme patrimonio culturale del paese in piena sicurezza.
Necessario. E’ possibile ottenere il visto d’ingresso turistico:
Per maggiori informazioni è possibile contattare:
AMBASCIATA DI GIORDANIA IN ITALIA
Via Giuseppe Marchi 1/b
00161 Roma
Tel: 06/86205303
Email: [email protected]
[email protected]
Vaccinazioni obbligatorie: nessuna.
Tra le malattie endemiche si segnalano: ameba, parassiti intestinali, epatite (in particolare il rischio di epatite B), colera (basso rischio). A tale riguardo, è bene adottare le misure preventive e le precauzioni essenziali di igiene del caso, anche sotto il profilo alimentare. Vanno evitati cibi crudi e locali non affidabili sotto il profilo igienico. Si raccomanda di non bere acqua corrente ma acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio.
Per ogni emergenza sanitaria occorre avvertire il “Public Security Directorate” (PSD) o il “Civil Defense Directorate” (CDD), che prenderà le misure necessarie.
Il governo ha adottato una serie di misure per contrastare la pandemia Covid19. E’ possibile leggere aggiornamenti riguardo i requisiti per i viaggiatori in ingresso a questo link.
Consigliamo di portare con sé una piccola farmacia da viaggio e di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese. Vedi le condizioni della nostra polizza a questo link.
Dinaro giordano (JOD). In genere, pagamenti in euro, dollari e sterlina sono accettati in Giordania. È possibile anche prelevare contanti dai numerosi ATM del centro delle principali città del paese, Cambiare valuta in Giordania è molto semplice, è possibile farlo su tutto il territorio nazionale. Non ci sarà alcun problema a convertire denaro nei siti turistici, negli hotel e in tutte le destinazioni più frequentate Anche negli aeroporti vi sono numerosi uffici di cambio. Tuttavia, si sconsiglia di cambiare di denaro in questi luoghi perché offrono tendenzialmente cambi più sfavorevoli.
Buona parte degli alberghi, dei ristoranti, dei grandi negozi e delle infrastrutture turistiche giordane accetta pagamenti con la carta di credito. Tuttavia, se si decide di mangiare in piccoli ristoranti, o di fare compere in bancarelle in un mercato tradizionale, o nelle botteghe di qualche artigiano locale diventa necessario pagare in contanti. Per questo si consiglia sempre di disporre di una piccola cifra di denaro contante quando si viaggia per la Giordania. I luoghi meno turistici e più legati alle tradizioni locali difficilmente offrono la possibilità di pagare con le carte di credito o debito.
+2 ore (+1 ora quando in Italia vige l’ora legale) rispetto all’Italia. In Giordania la guida è a destra come in Italia e si sorpassa a sinistra e per guidare un auto è necessaria la patente internazionale. In Giordania è usato il sistema metrico decimale e l’energia elettrica è a 230V. le prese di corrente sono di tipo C, D, F, G e J ed è necessario viaggiare muniti di adattatore.
In Giordania il clima è temperato arido, con un inverno abbastanza freddo per via dell’altitudine, e un’estate caldissima e soleggiata, temperata in parte dalla stessa altitudine. La gran parte della Giordania è infatti occupata da un altopiano ad un’altitudine compresa tra i 700 e i 1.200 metri, interrotto soltanto ad ovest dalla stretta valle del Giordano, che scende addirittura sotto il livello del mare, ed ha quindi temperature più alte, con inverni molto miti ed estati torride. Nel sud ci sono anche alcune montagne di una certa importanza, che culminano nel Jabal Umm ad Dami, alto 1.854 metri. In Giordania le piogge, in genere scarse, cadono da novembre ad aprile, con un massimo in inverno, tra dicembre e febbraio. Da novembre a marzo, quando si verificano piogge più intense del solito e concentrate nel tempo, gli uadi, i letti dei fiumi minori che rimangono secchi per gran parte dell’anno, si possono riempire improvvisamente, rendendo difficoltosi gli spostamenti.
Qualche volta la Giordania può essere interessata da forti venti caldi provenienti dal deserto egiziano, che provocano tempeste di polvere e di sabbia; ciò accade più facilmente in primavera e in autunno. I periodi migliori per visitare la Giordania sono le mezze stagioni, e in particolare i mesi di aprile e maggio oppure settembre e ottobre. Per fare i bagni nel Mar Rosso, i mesi migliori sono aprile, maggio, ottobre e novembre: l’estate è torrida e non è facile prendere il sole quando la temperatura supera i 40 gradi all’ombra. L’inverno è molto mite ed è soleggiato, un soggiorno può essere piacevole, ma il mare è un po’ fresco e a volte anche la temperatura dell’aria può essere fresca o persino fredda di notte.
La Giordania confina a nord con la Siria, a ovest con Israele e Palestina (Cisgiordania), a est con l’Iraq e a sud-est con l’Arabia Saudita. A sud invece è bagnata per un breve tratto dal Mar Rosso. Il territorio del paese è prevalentemente desertico per circa l’80% della superficie totale a cui si associano gli altopiani che si trovano soprattutto ad est del Fiume Giordano e che hanno una altitudine media tra i 700 e i 1200 metri e che raggiungono il culmine con la vetta del monte Jabal Umm ad Dami con i suoi 1854 metri. La valle del Giordano, che si trova nel nord del paese, è caratterizzata dal fatto che presenta la minore altezza della terra dato che raggiunge circa 400 metri sotto il livello del mare. All’interno della valle, inoltre, si trovano due grandi specchi di acqua: il mare di Galilea, di acqua dolce, e il Mar Morto, di acqua salata. Quest’ultimo, a causa della forte evaporazione e dell’eccessiva salinità, superiore del 25% rispetto a quella degli oceani, è così chiamato perché non permette forme di vita. La Giordania presenta un clima temperato arido, con inverni abbastanza freddi per via dell’altitudine, ed estati molto calde e soleggiate. Da novembre a marzo, quando si verificano piogge più intense e concentrate, gli uadi, i letti dei fiumi minori che rimangono secchi per gran parte dell’anno, si possono riempire improvvisamente, rendendo difficoltosi gli spostamenti.
Gli Arabi (98%) costituiscono gran parte della popolazione, ma vi sono anche minoranze di Assiri, Circassi, Armeni e Curdi. A causa dei vari conflitti degli ultimi decenni in quest’area del Mondo, la Giordania ospita oltre due milione e mezzo di profughi provenienti soprattutto da Siria e Palestina, con molti di quest’ultimi che hanno ottenuto nel frattempo la cittadinanza giordana. La fede principale professata nel Paese è quella musulmana (97%), seguita da quella cristiana (2%).
Così come accade dal punto di vista artistico-culturale, anche da quello culinario la Giordania risulta essere un intricato miscuglio di profumi e sapori molto diversi tra loro. Essa ha numerosi piatti comuni all’area mediorientale, altri specifici delle varie zone della Giordania: ciò si spiega per le influenze esercitate in primis dai beduini, e poi da paesi e popoli vicini che, nel corso dei secoli, hanno influenzato molti aspetti della vita del paese, compresa la tradizione culinaria locale. La cucina giordana è tipicamente di stampo arabo, gli ingredienti principali sono i legumi, le verdure, le spezie e la carne (rossa e pollo), spesso accompagnati da riso e verdure, che possono ricordare varianti di piatti israeliani, egiziani, siriani e curdi. Naturalmente anche la religione definisce la cucina e l’intera alimentazione in quanto molti cibi sono vietati direttamente dal Corano, il libro sacro. Secondo questo testo i cibi si dividono in halal(rispettosi della legge) e haram (che vanno contro la legge). Tra questi ultimi si trovano primi fra tutti l’alcol, poi le carni di animali carnivori e onnivori, tra i quali il maiale e i suoi derivati. Polli, pecore, montoni e agnelli sono invece consentiti ma solo se sottoposti alla macellazione con il rito islamico. Trattandosi di un paese arabo e in origine tribale, l’ospitalità è d’obbligoe ve ne accorgerete presto a tavola. Soprattutto grazie al meze, un pasto di origine persiana, composto da numerose (a volte numerosissime) portate di diversa natura servite in varie ciotole. La sua abbondanza rappresenta al meglio lo spirito ospitale della Giordania.
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