Il paradiso terrestre
Distante circa 730 km dallo Sri Lanka e con un orientamento in direzione nord-sud, l’arcipelago delle Maldive si trova in prossimità dell’equatore e si estende per circa 750 km in lunghezza e per circa 190 km in larghezza. Per la posizione strategica sulle rotte commerciali verso il sud-est asiatico, le Maldive furono un importante scalo prima per i commercianti arabi e poi per gli imperi coloniali europei. Oggi invece, è una importante mèta turistica per la bellezza del suo mare ed è il paese che ha sviluppato la prima economia verde al mondo.
Necessario il visto d’ingresso.
Il visto turistico di 30 (trenta) giorni è concesso direttamente in aeroporto, al momento dell’ingresso nel Paese. Il visto può essere esteso per ulteriori 60 (sessanta) giorni, per un totale di 90 (novanta) giorni; tutti i viaggiatori sono tenuti a compilare una “Traveller Declaration” sul sito imuga.immigration.gov.mv/, entro 96 ore prima dell’arrivo e della partenza dalle Maldive.
Per ottenere il visto d’ingresso (in caso di viaggi non organizzati da Tour Operator) è richiesta una prenotazione confermata presso una delle strutture alberghiere. Ricordiamo che l’Ambasciata d’Italia non è presente alle Maldive e che è competente l’Ambasciata di Italia a Colombo (Sri Lanka). Per maggiori informazioni è possibile contattare:
CONSOLATO ONORARIO DELLE MALDIVE IN ITALIA
Via Andrea Bafile 5
00195 Roma
Tel: 06/37516663
Mail: [email protected]
Vaccinazioni obbligatorie: nessuna.
Nelle zone frequentate dai turisti non vi sono malattie endemiche ed in linea di massima vengono adottate nelle grandi strutture alberghiere le normali misure igieniche.
Tuttavia, le strutture sanitarie del Paese non sono paragonabili a quelle europee e risultano del tutto inadeguate per far fronte ad eventuali emergenze.
L’ospedale IGM è il più grande ospedale governativo situato nella capitale Malè. La struttura è pubblica, con i prezzi più bassi del paese, e ne consegue un’altissima affluenza e lunghe attese. E’ frequentato quasi esclusivamente da maldiviani. Il secondo ospedale per grandezza è l’ADK, anch’esso a Malè. Questo è un ospedale privato, ed è frequentato sia da cittadini maldiviani che da turisti. Entrambi gli ospedali offrono servizi di emergenza.
Si fa comunque presente che, in caso di gravi incidenti o dell’insorgere di gravi patologie, una migliore assistenza si potrà ricevere a Colombo oppure, con tempi di percorrenza più lunghi, a Chennai in India, o, a seconda della natura dell’intervento necessario, a New Delhi o Singapore (a circa quattro ore di volo da Malè). I turisti non in perfette condizioni di salute devono tenere presente che in molti villaggi non e’ presente un medico residente e che eventuali trasferimenti di emergenza nella capitale possono essere rallentati dal fatto che gli idrovolanti volano a vista e solamente nelle ore diurne, mentre il trasporto notturno può avvenire solamente via mare compatibilmente con le condizioni atmosferiche. Si consiglia pertanto di sottoscrivere un’assicurazione che copra anche le spese sanitarie e l’eventuale trasferimento aereo del malato in altro Paese o il rimpatrio.
A partire dal 13 marzo 2022, l’ingresso alle Maldive non è più soggetto a restrizioni: non viene, pertanto, più richiesto il test PCR da presentare all’arrivo o all’uscita e non vi è più obbligo di quarantena.
Consigliamo di portare con sé una piccola farmacia da viaggio e di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese. Vedi le condizioni della nostra polizza a questo link.
Rufiyaa delle Maldive (MVR). Attualmente 1 euro corrisponde a circa 16,50 rufiyaa. La Rufiyaa è divisa in 100 Laari. Nel paese esistono monete da 1, 2, 5, 10, 25 e 50 Laari e 1, 2 Rufiyaa e banconote da 5, 10, 20, 50, 100 e 500 Rufiyaa. Anche il dollaro è comunemente utilizzato in tutte le isole e viene accettato al posto della moneta locale. Si possono scambiare tranquillamente anche gli euro all’aeroporto internazionale di Malè, all’interno del quale è presente il Bank of Maldives Foreign Exchange, ovvero l’unico ufficio di cambio valuta di tutto il paese. All’ingresso del paese non sono richieste particolari formalità o dichiarazioni relative alla valuta che si intende portare con sé. All’interno del paese la quasi totalità delle banche consente di prelevare contanti quasi esclusivamente da carta di credito, ma il prelievo è possibile solo in valuta locale. Si consiglia, inoltre, di conservare le ricevute dei cambi effettuati e per riconvertire le Rufiye avanzate, in valuta estera, presso la banca dell’aeroporto, prima della partenza.
+ 3 ore (+ 1 ora quando in Italia è in vigore l’ora solare) rispetto all’Italia. Alle Maldive la guida è a sinistra, si sorpassa a destra e per guidare un auto è necessaria la patente internazionale. Alle Maldive è usato il sistema metrico decimale e l’energia elettrica è a 220V e 50 Hz come in Italia. Le prese di corrente sono di tipo D e di tipo G ed è necessario viaggiare muniti di adattatore. Si raccomanda di fare attenzione nell’utilizzare le prese elettriche in quanto gli impianti non sono quasi mai dotati di “salvavita”.
Le Maldive, trovandosi a cavallo dell’equatore, hanno un clima tropicale, caldo tutto l’anno e influenzato dai monsoni. Il monsone di sud-ovest soffia dalla fine di aprile a settembre, si fa sentire maggiormente nelle isole settentrionali ed è accompagnato dal vento, che può rendere mosso il mare e dunque può disincentivare attività come le immersioni.
Il monsone di nord-est , invece, soffia da ottobre a dicembre, è più tranquillo e più che altro si limita a portare rovesci e temporali pomeridiani o serali, soprattutto negli atolli meridionali. Il periodo più secco, al di fuori dai due monsoni, va da gennaio ad aprile, e si fa sentire di più negli atolli settentrionali.
Le temperature alle Maldive sono stabili. Anche l’umidità è stabile ed è elevata tutto l’anno, intorno all’80%. Comunque tra marzo e maggio c’è un leggero aumento della temperatura, e quindi della sensazione di afa.
Il periodo migliore per visitare le Maldive va da gennaio a metà aprile, dal momento che è il meno piovoso e il più soleggiato. Anche in questo periodo comunque sono possibili alcuni rovesci e temporali pomeridiani, soprattutto nelle isole più meridionali.
Distante circa 730 km dallo Sri Lanka e con un orientamento in direzione nord-sud, l’arcipelago delle Maldive si trova in prossimità dell’equatore e si estende per circa 750 km in lunghezza e per circa 190 km in larghezza. L’arcipelago conta 26 atolli naturali, ognuno formato da diverse centinaia di isole, la cui somma raggiunge le 1.192 unità, solo alcune delle quali risultano abitate. Nell’intero arcipelago, infatti, le isole con popolazione residente sono circa 200 mentre poco più di 100 ospitano o hanno villaggi turistici. Le rimanenti isole invece, sono disabitate e, molto spesso, sono costituite da un semplice banco di sabbia in emersione. L’isola più grande è Fua Mulaku, all’interno dell’atollo di Gnaviyani, nella zona sud dell’arcipelago; questa è anche l’unica isola dove si trovano laghetti di acqua dolce. Nell’arcipelago non esistono sorgenti di acqua dolce e la massima altezza è di 2 metri sopra il livello del mare. Il clima è di carattere monsonico: il monsone di sud-ovest, infatti, soffia tra la fine di aprile e settembre, è associato a piogge forti e prolungate, a vento e mare mosso e interessa soprattutto le isole settentrionali mentre il monsone di nord-est soffia da ottobre a dicembre, colpisce prevalentemente le isole meridionali e provoca temporali pomeridiani oppure serali. Le temperature medie oscillano tra i 26° e i 31°, la temperatura del mare oscilla tra i 27° e i 32° e l’umidità è sempre alta, intorno all’80% durante tutto l’anno. Nel complesso, la stagione secca, da dicembre ad aprile è il periodo migliore per visitare e per apprezzare le Maldive.
La popolazione maldiviana è ritenuta di origine indiana o araba, in seguito mescolatasi con ondate migratorie provenienti dall’Africa del Nord e, soprattutto, dallo Sri Lanka. L’unica minoranza etnica è costituita da un gruppo di commercianti indiani composta da alcune centinaia di individui L’unica religione praticata nelle Maldive è l’Islam, introdotto dagli arabi a partire dalla metà del XII secolo. Nel paese non esiste libertà di culto: secondo la legislazione vigente, inoltre, la conversione a un’altra religione o la rinuncia all’Islam è considerata apostasia ed è un reato capitale, sanzionabile anche con la pena di morte.
Un viaggio alle Maldive normalmente prevede un soggiorno in uno dei numerosi resort presenti sulle isole: essendo resort di tipo internazionale, anche la cucina proposta rispecchia la possibilità di scelta di numerosi piatti della tradizione culinaria internazionale. Tuttavia, i piatti maldiviani, sebbene non particolarmente ricchi di ingredienti, meritano di essere assaggiati e gustati. La cucina maldiviana è fortemente influenzata dall’India e dallo Sri Lanka per cui è molto speziata pur basandosi su ingredienti semplici come il cocco, il riso e il pesce. Quest’ultimo naturalmente è l’ingrediente principale e, in particolare, il tonno, pescato in modo sostenibile, è considerato secondo molti come il migliore al mondo. Tra i piatti più conosciuti e più rinomati, il Mashuni occupa un posto di rilievo: sebbene ne esistano diverse versioni, si tratta, fondamentalmente, di una tipica colazione maldiviana a base di tonno finemente sminuzzato, cocco grattugiato, insaporito con cipolla, pomodori, limone e peperoncino. Viene accompagnato dal riso e dal Roshi, un tipo di pane non lievitato. Il tonno, come detto, è il pesce che viene maggiormente utilizzato nella cucina maldiviana e piatti come il Kandumahu Mussanmaa, composto da fagottini di tonno avvolti in foglie di palma e insaporiti con curry e cocco oppure il Theluli Mas, una frittura a base di tonno non mancano mai sulla tavola della popolazione locale. Naturalmente non c’è solo il pesce e, in questo caso, pollo e manzo sono gli ingredienti più comuni. Il Geri riha, stufato a base di carne di manzo e curry, cotto nel latte di cocco è, probabilmente, il piatto di carne più famoso e maggiormente conosciuto. La bevanda tipica è il raa, una specie di vino di palma dolce estratto dal tronco delle palme che si accompagna ad ogni pasto.
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