La prima nazione cristiana
Piccola repubblica del Caucaso meridionale, indipendente dal 1991 dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, l’Armenia viene ricordata negli ultimi anni per il conflitto con il vicino Azerbaijan in merito all’enclave del Nagorno Karabach e non, come dovrebbe invece essere, per la ricerca della stabilità interna, per lo sviluppo del turismo, per la bellezza del suo territorio e per la sua ricca storia culturale, soprattutto religiosa, tanto che viene descritta come la prima nazione cristiana della storia.
Dal 2013 i cittadini dell’UE e dei Paesi non UE aderenti all’area Schengen possono entrare in territorio armeno senza visto per un periodo massimo consecutivo di 180 giorni nell’arco di dodici mesi. Per le altre tipologie di ingresso, si raccomanda di rivolgersi alle competenti Rappresentanze Diplomatiche-Consolari armene.
Per maggiori informazioni è possibile contattare:
Ambasciata di Armenia
Via XX Settembre 98E, Roma – 00187
Tel.: (+39) 06 3296638
Email: [email protected] / [email protected]
italy.mfa.am/it
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
Non si registrano malattie endemiche nel Paese. Tuttavia, si è riscontrata una recrudescenza di casi di tubercolosi e di epatite nelle forme più gravi. Le gastroenteriti sono molto frequenti tra i viaggiatori. I casi di AIDS, pur se in crescita, rimangono quantitativamente ridotti (stimabili in poche migliaia). Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa con massimali adeguati, che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente. Alcuni medicinali in Armenia potrebbero essere non in vendita o comunque di difficile reperimento. Si consiglia, pertanto, a chi necessita abitualmente di farmaci specifici, di dotarsi di una apposita scorta per il viaggio. Si consiglia di adottare misure preventive contro le malattie sessualmente trasmissibili. Si suggerisce di non bere l’acqua distribuita dalla rete idrica e di privilegiare invece quella minerale imbottigliata. Non aggiungere ghiaccio nelle bevande, specialmente in località periferiche.
Consigliamo di portare con sé una piccola farmacia da viaggio e di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese. Vedi le condizioni della nostra polizza a questo link.
DRAM Armeno (AMD). La normativa locale non consente pagamenti in valuta diversa da quella locale. Le carte di credito dei principali circuiti internazionali sono facilmente utilizzabili a Jerevan, mentre sono meno diffuse nel resto del Paese.
+3 ore (o +2 quando in Italia vige l’ora legale) rispetto all’Italia. In Armenia la guida è a destra, come in Italia e per guidare un’auto è necessaria la patente internazionale oppure una traduzione in inglese autenticata della patente Italiana. In Armenia è usato il sistema metrico decimale e l’energia elettrica è a 220V. Le prese di corrente sono come le italiane o le tedesche, quindi non servono adattatori.
Per visitare Yerevan e le zone dell’Armenia al di sotto dei mille metri, che in estate possono essere molto calde, i periodi migliori sono le mezze stagioni, in particolare maggio, e da metà settembre a metà ottobre. Alle quote più alte, come ad esempio a Gyumri e nel lago Sevan, si può scegliere invece l’estate, da giugno a settembre. Volendo trovare un compromesso per tutto il Paese, si può scegliere giugno e settembre, oppure anche luglio e agosto per chi sopporta il caldo.
L’Armenia confina con la Turchia a ovest, la Georgia a nord, l’Azerbaigian e la repubblica de facto dell’Artsakh (già Nagorno Karabakh) a est, l’Iran e l’exclave azera del Naxçıvan a sud. È quindi uno Stato senza sbocco al mare. Il territorio è completamente montuoso e si sviluppa a sud del Piccolo Caucaso su un altopiano fra i 1.500 e 1.800 metri di altitudine, con cime che arrivano fino ai 4.000 metri e si alternano a vallate ed altopiani; la cima più alta del Paese è il Monte Aragats (4.090 m.), situato poche decine di chilometri a nord-ovest della capitale Erevan. Nel territorio armeno si trova anche un lago di notevoli dimensioni, situato a quasi 2.000 metri d’altezza, il lago Sevan, che ha una superficie di circa 1.276 Km².
L’Armenia è un paese a maggioranza cristiana. La Chiesa armena, infatti, vanta una tradizione antichissima, che risale al III secolo d.C. (l’Armenia è considerata la prima nazione al mondo ad aver adottato, nel 301, il cristianesimo come religione ufficiale), precedendo, in questo modo, di alcuni decenni lo stesso impero romano. Fortemente conservatrice e ritualistica, la Chiesa armena è per questo vicina a quella copta, e a quella Ortodossa in generale.
La cucina armena è molto varia e colorata. È basata su piatti legati alla tradizione e talvolta risulta elaborata, anche se è magra e leggera. Allo stesso tempo è nutriente e adatta ad un popolo montanaro che vive in un Paese dagli inverni rigidi e le estati torride. La cucina armena è considerata la più antica tra le cucine della zona mediterranea e del medio-oriente, e si basa in particolare sui prodotti provenienti dall’attività della pastorizia. Oltre alla forte tradizione locale, possiamo notare influenze soprattutto est-europee. Carne, pesce e verdure sono spesso stufati, trasformati in puree, e bolliti. Nella cultura armena spesso tutto inizia con un aperitivo, nel quale troviamo il basturma, carne di manzo stagionata e tagliata finemente, spesso accompagnata da vino rosso, radici forti e yogurt. L’immancabile pane locale è il lavash, una sorta di pane arabo, cotto sulle pareti del forno, spesso servito con creme o legumi in salsa. Assolutamente da non perdere, il celeberrimo Cognac armeno, bevuto da tutti i potenti del mondo, e i distillati a base di frutta.
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