In questa sezione dell’articolo, continuiamo con la breve presentazione di alcuni paesi che sorgevano lungo le rotte della via della Seta, passando in rassegna gli aspetti più importanti della loro storia e alcune loro caratteristiche geografiche poiché essi hanno fatto parte e sono tuttora le principali destinazioni di Territori Asia e sono stati presenti nella nostra offerta fin dall’inizio della nostra attività.
Turkmenistan
Situato nell’Asia centrale, il Turkmenistan confina a nord con l’Uzbekistan e il Kazakistan e a sud con l’Iran e l’Afghanistan, oltre ad affacciarsi Mar Caspio a ovest. Si estende per circa 492.000 chilometri quadrati e ha una popolazione di circa 6.200.000 abitanti. Il suo territorio è uno dei più inospitali della zona in quanto l’80% è costituito dal deserto del Karakum con pochissime aree adatte al popolamento. Sono presenti zone montuose solo nelle zone nord orientali con cime che raggiungono e superano di rado i 3000 metri. Appartiene al Turkmenistan una parte del più grande lago del mondo, ovvero il Mar Caspio ed è attraversato dal fiume Amurdarya, di grande importanza per la rotta della via della Seta. Il territorio a ridosso del Mar Caspio è particolarmente insolito: i canyon a nord di Turkmenbashi, le montagne multicolori e il paesaggio lunare di molte zone lo rendono uno degli angoli più belli del paese.
Il territorio corrispondente all’odierno Turkmenistan è stato abitato fin dall’antichità dalle tribù dei Turkmeni, probabilmente provenienti dai Monti Altai. I primi insediamenti umani nell’area sono databili tra il 7.000 e il 5.000 a.C.
Il territorio fu in seguito conquistato da diversi popoli. I persiani achemenidi conquistarono il territorio nel VI secolo a.C., Alessandro Magno occupò il Turkmenistan nel IV secolo a.C. Dopo la fine dei regni di origine macedone, nella regione nacque nel 247 a.C. l’impero dei Parti, la cui capitale fu stabilita a Nissa, a 25 km dalla moderna capitale Ashgabat.
Fu proprio in questo periodo che il Turkmenistan assunse una certa importanza come tappa della via della seta, la principale via per gli scambi commerciali tra Asia ed Europa.
Dopo la caduta dell’impero dei Parti, la regione passò sotto gli Arabi e fu islamizzata. La dominazione araba durò fino al IX secolo, e, dopo alcune dinastie locali, l’area diventò parte dello sterminato impero dei sultani turchi. Nel XII secolo nacque nell’area il regno dell’antica Corasmia, il quale entrò in guerra con i mongoli di Gengis Khan nel XIII secolo dai quali venne sconfitto. I mongoli dominarono l’area per circa 150 anni. In seguito il conquistatore Tamerlano prese il controllo dell’area verso la fine del XIV secolo.
Dal XVI secolo in poi il territorio turkmeno fu prevalentemente controllato dai Khanati di Khiva o di Bukhara, al centro di dispute territoriali. In seguito, nel 1865, la Russia assunse il pieno controllo di questi territori
Dopo la Rivoluzione russa del 1917, il Turkmenistan divenne una delle repubbliche dell’Unione Sovietica. Fu solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 che il Turkmenistan ebbe la possibilità di ottenere l’indipendenza
Sebbene meno popolare del vicino Uzbekistan, e molto spesso considerato come il più misterioso degli “Stan” dell’Asia centrale, il Turkmenistan deve comunque essere annoverato come una delle regioni più importanti lungo la via della seta , grazie alla presenza di città come Kunya-Urgench, Nissa, Misrian e, soprattutto per la presenza della città di Merv.
Merv è stata insieme a Damasco, Baghdad e il Cairo, la più importante città del mondo islamico, sia perché era un centro di studi religiosi, sia per la sua posizione che la poneva come il crocevia dei rami settentrionali della via della seta. Raggiunse l’apice del suo splendore tra l’XI e il XII secolo prima di essere stata completamente distrutta dalle orde dei mongoli nel loro avanzare verso ovest. Oggi è un sito dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco ed è possibile visitare le rovine dei cinque nuclei urbani, uno accanto all’altro, ricostruiti di volta in volta dopo le distruzioni subite.
Kunya-Urgench oggi è una piccola cittadina quasi al confine con l’Uzbekistan ma, alcuni secoli fa, è stata la capitale del regno di Corasmia e un importante fulcro del mondo islamico. Distrutta da Gengis Khan, fu ricostruita sotto l’Orda d’oro fino a diventarne la capitale prima di soccombre di nuovo, questa volta per mano di Tamerlano. Molti dei resti dell’antica città sono ancora sepolti ma si possono vedere comunque il mausoleo del Sultano Alì, il complesso di Turabeg Khanum e il minareto di Gutlug Timur.
A circa 20 chilometri dalla capitale Ashgabat si trovano i resti della città di Nissa, l’antica capitale del regno dei Parti già nel III secolo avanti Cristo. La città e il regno, con alterne vicende, resistettero fino al XIII secolo quando arrivarono i mongoli e distrussero la zona dopo un assedio durato diversi mesi. Nella regione del Dekhistan, invece, si trovano i resti della città di Misrian, in passato fiorente centro lungo la via della seta al apri di Kunya-Urgench e Merv. sono stati iniziati degli scavi che hanno permesso di riportare alla luce i resti di diversi caravanserragli, usati dai mercanti nella rotta della via della seta e i resti di alcuni minareti ma l’area archeologica non è paragonabile a quella di Merv.
Di seguito il link ai nostri viaggi in Turkmenistan.
V parte – continua