Il viaggio non si ferma e noi continuiamo ad attraversare i paesi che si affacciavano sulla rotta della via della Seta per conoscerli meglio ed apprezzare tutto ciò che di bello hanno da offrire. Anche oggi faremo una breve presentazione passando in rassegna gli aspetti più importanti della storia e alcune caratteristiche geografiche ricordando che anche l’Azerbaijan ha fatto parte ed è tuttora tra le principali destinazioni di Territori Asia oltre ad essere stato presenti nella nostra offerta fin dall’inizio della nostra attività.
Azerbaijan
L’Azerbaijan è uno stato della regione del Caucaso che confina a nord con la Russia, ad ovest con la Georgia e l’Armenia, a sud con l’Iran e ad est è bagnato dal mar Caspio. Si estende per circa 86.000 chilometri quadrati e ha una popolazione di quasi 9.000.000 di abitanti. Pur essendo prevalentemente pianeggiante, le propaggini del Caucaso a nord-est fanno si che la vetta più alta del paese superi i 4.400 metri mentre le cime del piccolo Caucaso comportano la presenza di montagne intorno ai 3.500 metri. Il territorio del Nagorno Karabakh è situato nel sud-ovest del paese e si è dichiarato indipendente nel 1992, dando origine ad un conflitto con la vicina Armenia che si è protratto fino ad oggi. Questo territorio non è riconosciuto a livello internazionale, ma ha una sua capitale (Stepanakert), un suo governo e un’autonomia di fatto. Il territorio azero comprende anche l’enclave del Naxcivan, una regione stretta tra Armenia ed Iran e con una piccolissima fetta di territorio confinante con la Turchia, riconosciuta internazionalmente ma con un’ampia autonomia, tanto da avere un parlamento e un presidente localmente eletti.
Le prime tracce della presenza dell’uomo nel territorio dell’Azerbaijian risalgono all’età della pietra mentre le prime associazioni etnico-politiche nel territorio si sono formate dalla fine del IV millennio a.C. all’inizio del III millennio a.C. Le entità più antiche di quel tempo avevano instaurato stretti rapporti con gli antichi stati sumeri, accadici e assiri situati nelle valli del Tigri e dell’Eufrate così come con gli Ittiti in Asia Minore.
Tutto il Caucaso meridionale fu conquistato dagli Achemenidi intorno al 550 a.C. La dominizazione durò oltre 250 anni fino a quando fu conquistato da Alessandro Magno. In seguito alla morte di quest’ultimo nel 323 a.C. i greci Seleucidi ereditarono il Caucaso, ma furono costretti a ritirarsi sotto la pressione di Roma e dei Greci della Battria.
Nel I secolo a.C. gli Albanesi caucasici, abitanti autoctoni dell’Azerbaijian, fondarono un loro regno. Il regno rimase indipendente finché i Sasanidi lo resero uno Stato vassallo nel 252 pur mantenendo la loro monarchia.
Dopo la caduta dei Sasanidi per opera degli Arabi, l’Albania caucasica divenne un paese vassallo arabo ma, dopo una strenua resistenza, lo Stato fu distrutto nel 667 e gli albanesi convertiti all’islam. Con il declino del Califfato degli Abbasidi, il territorio dell’Azerbaijian passò sotto il dominio di diverse dinastie che si succedettero nei secoli.
Successivamente alla conquista di Tamerlano, il quale lanciò una devastante invasione dell’Azerbaijan nel 1380, questo stato divenne parte del territorio dominato dal condottiero che si estendeva in gran parte dell’Eurasia.
Dopo un periodo relativamente tranquillo sotto Tamerlano, l’Azerbaijan fu terreno di numerose lotte di potere che videro avvicendarsi diversi governi, dai quali emersero i Safavidi; essi imposero l’Islam sciita alla popolazione, che in precedenza professava l’Islam sunnita, contrapponendosi così all’impero ottomano.
Dopo la caduta dei Safavidi l’impero persiano si disintegrò e, nell’area emersero diversi khanati turchi musulmani con varie forme di autonomia. Dopo un periodo di frequenti guerre tra di loro, con il risultato di un generale indebolimento di tutte le fazioni, i khanati furono occupati dall’Impero russo.
Il territorio dell’Azerbaijan fu letteralmente diviso su carta a causa dei trattati che l’impero russo sottoscrisse nel 1800 con la Persia. A seguito di queste cessioni, la Russia procedette ad una riorganizzazione dei khanati in province, sempre sotto il controllo dell’esercito.
Dopo il collasso dell’Impero russo al termine della prima guerra mondiale, l’Azerbaijian insieme con Armenia e Georgia crearono la Repubblica Federativa di Transcaucasia, ma, gli anni tra il 1918 e il 1920 furono caratterizzati da vari conflitti armeno-azeri.
Quando la Repubblica venne sciolta, l’Azerbaijian dichiarò la propria indipendenza e fu creata la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian: essa fu la prima Repubblica parlamentare musulmana nel mondo, ma ebbe termine dopo appena due anni, quando l’Armata Rossa invase la capitale Baku nel 1922. Così l’Azerbaijian fu riunita con Armenia e Georgia, diventando uno stato federato dell’Unione Sovietica.
A seguito della politica di glasnost iniziata da Gorbachev ebbero inizio disordini economici, politici e scontri etnici, in particolare nella Regione del Nagorno Karabakh. Nel 1990, le manifestazioni per l’indipendenza a Baku furono soffocate nella violenza.
L’anno successivo, il 1991 il Soviet Supremo azero votò una risoluzione per il distacco dall’Unione Sovietica e ad ottobre l’Azerbaijian dichiarò ufficialmente la propria indipendenza. Purtroppo i primi anni di indipendenza furono funestati dall’inizio della guerra del Nagorno Karabakh che iniziò nel 1992 e terminò con gli accordi di Bishkek del 1994. Alla fine della guerra l’Azerbaijian perse un sesto del suo territorio e, come conseguenza della guerra, un azero su otto è diventato un rifugiato. Tuttavia, dopo la fine della guerra, il paese, seppure con molte difficoltà, ha intrapreso una politica economica basata sullo sfruttamento delle enormi risorse petrolifere, che ha permesso una rapida crescita e una veloce modernizzazione. Purtroppo le tensioni con la vicina Armenia ciclicamente si fanno sentire e anche nel 2020 le tensioni sono sfociate in vere e proprie azioni di guerra.
L’Azerbaijan ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo delle rotte commerciali e culturali che collegano l’Asia centrale con l’Anatolia, il Mar Nero e l’ovest. Situate sulla costa occidentale del Mar Caspio e ai piedi delle montagne del Caucaso, le principali città dell’Azerbaijian hanno accolto i mercanti e i viaggiatori della Via della Seta provenienti da terra e mare mentre sono state un centro vitale per lo scambio non solo di merci, ma anche di idee, costumi, religioni e culture.
Sheki è una delle città principali che ha mantenuto la sua importanza come centro vitale del commercio lungo la Via della Seta sin dal Medioevo, periodo di sviluppo culturale ricco e diversificato nella regione. L’architettura di Sheki, influenzata dalle tradizioni, testimonia la circolazione di idee e culture diverse al suo interno. Da non perdere, durante una visita, il Palazzo Khan, situato nel centro storico di Sheki, e le rovine della fortezza.
Ganja è la seconda città del paese dopo la capitale Baku ed è stata fondata tra il 5° e il 6° secolo dopo Cristo a poca distanza dalla cittadina odierna. È stata un importante centro di commercio conosciuto per la produzione di seta e tessuti ma fu distrutta dai mongoli nel 1231 e poi da una serie di terremoti che hanno reso necessario lo spostamento di alcuni chilometri dalla sua sede originaria. In una visita della città è da visitare la moschea Shah Abbas o moschea del venerdi, il caravanserraglio di Shah Abbas e l’Imamzade, mausoleo risalente al VIII secolo.
Shamakhi fu menzionata per la prima volta dall’antico geografo Tolomeo tra il I e il II secolo d.C. e fu una città importante durante il Medioevo tanto da essere la capitale del regno di Shirvanshah dall’VIII al XV secolo. Fu un centro di riferimento per le relazioni economiche e culturali con l’India e la Cina nel XII secolo e i ritrovamenti ottenuti dagli scavi archeologici, tra cui i resti di antichi caravanserragli ed oggetti di provenienza orientale, dimostrano che Shamakhi aveva anche relazioni con le città dell’Asia centrale e un ruolo di primo ordine sulla rotta della via della seta. I terremoti, gli incendi e le invasioni non hanno lasciato praticamente nulla di questo passato se non la moschea Juma dell’VIII secolo e considerata come la seconda più antica del Caucaso.
Di seguito il link ai nostri viaggi in Azerbaijan.
XI parte – continua