Il nostro viaggio continua con la breve presentazione di alcuni paesi che sorgevano lungo le rotte della via della Seta, passando in rassegna gli aspetti più importanti della loro storia e alcune loro caratteristiche geografiche poiché essi hanno fatto parte e sono tuttora le principali destinazioni di Territori Asia e sono stati presenti nella nostra offerta fin dall’inizio della nostra attività.
Kyrgyzstan
Il Kyrgyzstan confina a est con la Cina, a nord con il Kazakistan, a sud con il Tajikistan e a ovest con l’Uzbekistan. Si estende per circa 200.000 chilometri quadrati e ha una popolazione di circa 6.600.000 abitanti. Il territorio è quasi completamente montuoso e la parte orientale del paese è occupata dalle montagne del Tien Shan, le cui vette raggiungono anche i 7000 metri, oltre che dalle montagne del Pamir, dove troviamo altre vette sopra i 7000 metri. Le parti più pianeggianti si trovano solo nella valle di Fergana, di cui il Kyrgyzstan possiede solo una piccola parte. Numerosi sono i laghi, il maggiore dei quali è l’Issyk Kul, così come i ghiacciai di alta montagna.
I primi abitanti del Kirghizistan si ritiene fossero stati gli Sciti, che qui si stabilirono dal VI al V secolo a.C. Successivamente la zona divenne parte dell’Impero persiano achemenide, che aveva come capoluogo la città uzbeka di Samarcanda. La Sogdiana fu espugnata nel 327 a.C., quando anche la zona dell’odierno Kirghizistan cadde in gran parte sotto l’influenza del Regno di Macedonia di Alessandro Magno. Fu solo con l’avvento dei Parti che si pose fine completamente all’età ellenistica in queste zone.
Un passo importante nella storia kirghisa fu l’avvento dei Turchi, nel IV secolo, che diedero il nome ai Kirghisi, e nell’VIII secolo quando sopraggiunsero gli Arabi: di conseguenza i popoli kirghisi fin dall’età medievale furono incrocio di culture, religioni, tradizioni ed etnie differenti.
Nel 1207 il territorio fu conquistato dall’Impero mongolo di Gengis Khan. Nel 1510 per il popolo kirghiso arrivò la libertà, ma provvisoria, poiché furono frequenti le invasioni di popolazioni esterne che si contendevano questo piccolo territorio. Questo periodo di forte instabilità durò per secoli, sino all’Ottocento, quando il Kirghizistan entrò, anche formalmente, a essere parte del Khanato di Kokand. Il Khanato fu occupato nel 1876 dall’Impero russo dando luogo al lungo periodo egemonico russo sul Kirghizistan, al quale si sostituì, dopo la rivoluzione russa del 1918, l’era dell’Unione Sovietica.
Nel 1991 il Kyrgyzstan, insieme a tutti gli altri “Stan” dell’Asia centrale, divenne indipendente dall’URSS ma i conflitti interni non si fermarono nemmeno con l’indipendenza . Nonostante la formale indipendenza, dal punto di vista economico vi era infatti ancora una stretta connessione con il governo di Mosca. Nel 2010 il Kighyzstan si è trovato sull’orlo di una guerra civile con gli scontri avvenuti nella città di Osh e con la minoranza uzbeca. Fortunatamente, le proteste verso il governo hanno portato quasi immediatamente all’esilio del presidente in carica all’estero; questo ha permesso un faticoso ripristino della pace attraverso un governo provvisorio, l’emanazione di una nuova costituzione, accettata dalla popolazione tramite un referendum popolare, e nuove elezioni politiche.
Il Kyrgyzstan è stato interessato dal passaggio delle rotte carovaniere come tutti i suoi vicini dell’Asia centrale ma, escludendo Osh e, soprattutto la parte della valle di Fergana nel territorio kirghiso, è molto più interessante programmare un viaggio in questo paese alla scoperta della rigogliosa natura.
Tuttavia, Osh, la seconda città del paese dopo la capitale Bishkek, fin dalla sua fondazione è stata un punto nevralgico delle rotte della via della seta. Era conosciuta e rinomata come centro di produzione della seta già nell’VIII secolo e si trovava sulla rotta che attraversava i monti Alay per arrivare a Kashgar, nell’odierna Cina. Come spesso accaduto per molti centri della zona, anche Osh fu distrutta dai mongoli ma, a differenza di altre realtà, è stata ricostruita più prospera che nel passato. Merita una visita il variopinto bazar, che da centinaia di anni è considerato uno dei migliori di tutta l’Asia centrale.
Altro luogo caratteristico è Tash Rabat, sede di un caravanserraglio fortificato, che si ritiene sia stato edificato nel X secolo sulle rovine di un monastero cristiano. Rinomato come punto di sosta fino al XV secolo, è stato utilizzato come caravanserraglio per i viaggiatori che attraversavano i monti Tian-Shan. Situato a 3600 metri sul livello del mare, letteralmente in mezzo alle montagne, era l’unico edificio dove i viandanti potevano trovare ristoro dal freddo e dai saccheggiatori delle carovane. Ha un grande valore storico poiché è uno dei pochi edifici in Kirghyzstan conservati dall’epoca del commercio della seta.
A poche decine di chilometri dalla capitale Bishkek, poi, non deve essere dimenticata la Torre Burana, un antico minareto che, insieme alle rovine di un castello e di alcuni mausolei, sono ciò che rimane della città di Balasagun, città fondata dai sogdiani e abitata fino al XV secolo circa, che fu il principale centro politico ed economico della vallata.
Di seguito il link ai nostri viaggi in Kyrgyzstan.
VIII – continua